Montella – Dal 29 agosto e a data da destinarsi (aspettando ovviamente disposizioni dagli enti preposti ai controlli, in particolare dall’«Ente Alto Calore») l’amministrazione comunale ha diramato un’ordinanza nella quale si legge che, considerando «lo stato di emergenza sanitaria e di igiene pubblica» e «al fine di prevenire ed eliminare gravi pericoli che minacciano I’incolumità pubblica e la sicurezza urbana», si fa divieto assoluto a tutta la popolazione «di utilizzo delle acque alimentari provenienti dall’acquedotto pubblico e comunque di tutte le acque potabili esistenti sulla pubblica via su tutto il territorio del Comune di Montella».
Per saperne di più abbiamo fatto una chiacchierata con il sindaco Ferruccio Capone, il quale ci ha spiegato che «oltre all’ordinanza, per la quale sono già state date disposizioni per la massima diffusione della stessa, sia sul sito sia tramite affissione di un avviso pubblico in tutte le strade del paese, abbiamo mandato anche un telegramma di diffida alla persona del presidente dell’Alto Calore Servizi Raffaello De Stefano e del Direttore Generale Eduardo De Gennaro, perché finalmente ci si occupi di un problema che si ripresenta quasi ogni qualvolta si verificano temporali forti».
Il problema principale sembra essere quello degli smottamenti di terra che si verificano in prossimità delle sorgenti dove viene effettuata la captazione delle acque, e cioè “Troncone”, “Troncolella”, “Iummiciello”, “Acellica” e “Scorzella”: proprio su quest’ultima il primo cittadino ha voluto precisare che «i bottini di presa (sorta di piccoli edifici nei quali sono contenute tutte le vasche e le apparecchiature che danno origine a un acquedotto) sono completamente otturati da detriti. Con le piogge l’acqua viene sporcata poi dal fango. Sono due anni che questi bottini non vengono puliti: con la diffida chiediamo che finalmente questi siano non solo lavati e liberati, ma che sia fatto tutto il possibile affinché questi smottamenti non si verifichino più in futuro».
Sono svariati giorni che le notizie di una possibile non conformità delle acque per uso domestico circolavano per il paese, e in effetti molti cittadini si erano, giustamente, un po’ allarmati. Però come ci si sta muovendo però? «L’Alto Calore, come da prassi, sta effettuando 4 prelievi giornalieri in vari siti del paese per monitorare costantemente la situazione». Ferruccio Capone ha poi concluso affermando che «questo inconveniente dovrebbe risolversi comunque in pochi giorni». Si aspetta quindi per adesso che l’emergenza rientri: l’amministrazione comunale avvertirà immediatamente la popolazione quando la situazione sarà tornata alla normalità. Ma per la diffida, vedremo se l’Alto Calore vorrà prendere una posizione ufficiale a riguardo.
– fonte: Avellino – Ottopagine